giovedì 25 novembre 2010

VENDOLA CON GLI STUDENTI SUL TETTO CHE SCOTTA

Anche  Nichi Vendola, ha deciso di salire questa mattina sul tetto che scotta. Quello sul quale si sono asserragliati da martedì scorso i ricercatori della facoltà di Architettura dell'Università "La Sapienza" di Roma. Insieme a Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro, Vendola è il terzo leader politico a dimostrare fisicamente la propria vicinanza ai manifestanti che protestano contro i tagli previsti dalla riforma Gelmini. In compagnia del governatore della Puglia, anche il popolarissimo cantautore romano, Antonello Venditti, che è salito sul tetto per manifestare solidarietà ai ricercatori, ai docenti e agli studenti mobilitati nella protesta contro il ddl in discussione alla Camera

"Sulla manifestazione di ieri - ha detto il leader di Sel - è partita la contraerea dell'antinformazione di governo. E' importante che ricercatori, studenti e precari non sbaglino nulla nella comunicazione e nei contenuti, altrimenti - ha spiegato – i telegiornali faranno passare l’idea che un gruppo di facinorosi vuole assediare le istituzioni per difendere i privilegi baronali".
Sui tetti e per le strade monta la rabbia che nessuna scelta politica può neutralizzare, perché la controriforma Gelmini è una saracinesca chiusa sul domani delle giovani generazioni. I tanti giovani donne e uomini protestano contro l’idea demenziale di colpire la scuola e l’università pubblica, proprio nel momento in cui bisognerebbe investire sulla ricerca, sui giovani, sulle cosiddette generazioni del lavoro mai. E’ tempo di vedere l’alba, perché il berlusconismo è già tramontato. E non c’è posto migliore dei tetti per vedere una nuova alba. Perché è qui che si incrocia l’Italia migliore, è qui che ha inizio il futuro.




Nessun commento:

Posta un commento