Anche Nichi Vendola, ha deciso di salire questa mattina sul tetto che scotta. Quello sul quale si sono asserragliati da martedì scorso i ricercatori della facoltà di Architettura dell'Università "La Sapienza" di Roma. Insieme a Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro, Vendola è il terzo leader politico a dimostrare fisicamente la propria vicinanza ai manifestanti che protestano contro i tagli previsti dalla riforma Gelmini. In compagnia del governatore della Puglia, anche il popolarissimo cantautore romano, Antonello Venditti, che è salito sul tetto per manifestare solidarietà ai ricercatori, ai docenti e agli studenti mobilitati nella protesta contro il ddl in discussione alla Camera
"Sulla manifestazione di ieri - ha detto il leader di Sel - è partita la contraerea dell'antinformazione di governo. E' importante che ricercatori, studenti e precari non sbaglino nulla nella comunicazione e nei contenuti, altrimenti - ha spiegato – i telegiornali faranno passare l’idea che un gruppo di facinorosi vuole assediare le istituzioni per difendere i privilegi baronali".
Sui tetti e per le strade monta la rabbia che nessuna scelta politica può neutralizzare, perché la controriforma Gelmini è una saracinesca chiusa sul domani delle giovani generazioni. I tanti giovani donne e uomini protestano contro l’idea demenziale di colpire la scuola e l’università pubblica, proprio nel momento in cui bisognerebbe investire sulla ricerca, sui giovani, sulle cosiddette generazioni del lavoro mai. E’ tempo di vedere l’alba, perché il berlusconismo è già tramontato. E non c’è posto migliore dei tetti per vedere una nuova alba. Perché è qui che si incrocia l’Italia migliore, è qui che ha inizio il futuro.
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