Con il terzo decreto, infatti, aumentano di diecimila i lavoratori salvaguardati, arrivando cosi a circa 130 mila, ma sappiamo bene che restano privi di tutele più di 200 mila persone.
Un numero destinato a non esaurirsi - spiega Di Salvo.
Le due Leggi Fornero, Previdenza e Mercato del Lavoro, creano strutturalmente esodati, una vera e propria fabbrica. Gli effetti determinati dallo spostamento in avanti dell'età pensionabile e dalla modifica degli ammortizzatori sociali allontanano il traguardo della pensione per le persone espulse dai processi produttivi.
In questo terzo decreto i criteri sono fortemente restrittivi: l'obiettivo sembra essere quello di far corrispondere il numero di beneficiari alle risorse disponibili, invece di garantire un diritto, come nel caso della penalizzazione nei confronti dei prosecutori volontari.
Il tema degli esodati non può essere liquidato come una questione tra le tante.
Per noi è una ingiustizia che deve essere sanata al più presto, così come rapidamente deve essere risolto la questione del finanziamento della cassa integrazione in deroga, e - conclude Di Salvo - più in generale i temi del lavoro e dell'occupazione."
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