A distanza di tanti anni, il livello di compromissione delle classi dirigenti nella trame corruttive e mafiose, rappresenta anche lo scandalo infinito di un’Italia dei potenti che ha lavorato alacremente perché la società civile perdesse gli anticorpi e perché ci si potesse assuefare a cio’ che è inaccettabile.
E allora per ricordare degnamente i caduti, bisogna parlare dei vivi. Bisogna parlare dello scandalo attuale del governo Berlusconi. Dei troppi ministri travolti dagli scandali. E di quel personale politico e di governo che è colpito da indagini di mafia.
Senza questa opera di verità e di conseguente bonifica morale, la commemorazione degli eroi dell’antimafia, sono solo processioni di parole inutili e di retorica melensa.
Nichi Vendola
Nessun commento:
Posta un commento