L’alleanza elettorale Pdl-Lega a Brugherio si sta sciogliendo con gli ultimi caldi settembrini e a nulla è valso il sostegno, in soccorso dei vincitori di turno, dell’Udc di Corbetta e della lista della Benzi. Il primo ancora in panchina e l’altra promossa assessore.
La lettura settimanale della cronaca politica brugherese sta ormai portando la città all’assefuazione.
Gli scontri, gli insulti, la girandola di assessori stanno diventando una scandalosa normalità e hanno trasformato questa maggioranza in un’armata brancaleonica incapace di amministrare, ma che sta trascinando la città alla paralisi: mancano idee e proposte che valorizzino la nostra comunità e tentino di migliorarne la qualità della vita.
Brugherio assiste attonita e impotente al pessimo e stomachevole spettacolo di un’amministrazione di incoscienti che, di fronte alla crisi economica che colpisce anche i brugheresi e ai tagli che la finanziaria infligge ai comuni, continuano a discutere solo di loro stessi e dei loro interessi partitici.
E il Sindaco? Quello -ricordate?- del partito della Lega, vicino ai problemi concreti della gente, quello che “basta con la vecchia politica della prima Repubblica”; ecco quel sindaco lì affronta i problemi di Brugherio e questioni di primaria importanza come il Piano di Governo del Territorio, il Piano del Traffico e il Piano Scuola annullando due giunte consecutive, a ridosso della discussione in Consiglio Comunale, e dedicandosi con entusiasmo solo alla sua gita in Francia, ospite della Decathlon. Beh, no, non solo alla gita dagli amici francesi a cui vuole regalare un pezzo importante del nostro Parco Est delle Cave; il sindaco è impegnato anche a tenere a freno le faide interne alla sua malriuscita alleanza elettorale: da quasi due anni non leggiamo altro sulle pagine dei giornali!
Separati in Comune, ma uniti ancora nel proposito di cementificare e di assestare così gli ultimi colpi alla città, come dimostra la proposta di Pgt che forse approderà in Consiglio Comunale.
Dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa alla città per la loro incapacità di darle un’amministrazione seria, competente, che rappresenti tutti i cittadini e non solo gli interessi delle proprie parti politiche.
Nessuna partecipazione, chi non si allinea alle posizioni del sindaco è un nemico e, in questo caos, gli sponsor elettorali stanno arrivando tutti a riscuotere quanto è stato loro promesso in campagna elettorale.
Non c’è che da indignarsi, ma anche chiedere con forza che questa pessima esperienza di governo della destra si concluda il più presto possibile.
Il sindaco prenda atto del suo fallimento politico: non è riuscito a trasformare un’alleanza elettorale in una coalizione di governo. Si dimetta e ridia la parola ai cittadini evitando di trascinare la città dentro al baratro delle liti tra partiti, delle poltrone, degli interessi di potere.
Alle forze del centrosinistra , ai cittadini che non si sentono più rappresentati da questa amministrazione chiediamo di iniziare a costruire un’alternativa credibile per un’altra idea di città. Noi ci siamo.
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