“Mariele, Roberto, Salvatore, Luigi…”: gli sconosciuti firmatari, non di un volantino o di un articolo del giornalino scolastico; ma (poveri noi!) gli autori della relazione introduttiva al Piano Scuola 2011/2012! Relazione che dovrebbe indicare l’indirizzo dell’amministrazione in tema di scuola e che, in un paese normale, dovrebbe essere firmata dall’assessore competente.
Bene (cioè, male). L’assessore Benzi in questi giorni precisa ai giornali che la citazione dei soli nomi di battesimo risponde a una precisa scelta per “evidenziare il lavoro collegiale e informale”. Insomma, per citare Gino Paoli, “eravamo 4 amici al bar” e abbiamo scritto la relazione dell’assessore all’istruzione… copiandola quasi integralmente da un articolo del Prof. Luigi Pati dell’Università Cattolica.
Non cambia nulla se poi l’assessore Benzi, messa all’angolo, ha cercato di arrampicarsi sugli specchi affermando che il non meglio identificato “Luigi” è, guarda caso, proprio il succitato professore universitario. Gli alunni di Brugherio da oggi sapranno come giustificarsi quando verranno scoperti a copiare!
Non cambia nulla perché il tardivo e maldestro tentativo di chiarimento, peraltro solo dopo che si è stati scoperti, non dimostra altro che la scarsa o nulla considerazione in cui si tiene l’istituzione che si vuole rappresentare.
Ancor più grave è il fatto che Benzi abbia copiato solo le parti di testo funzionali allo scopo ultimo della sua relazione: delegittimare gli insegnanti e il loro delicato compito educativo.
Secondo Mariele e i suoi amici, infatti, la scuola “considera la famiglia una istituzione incapace di educare”, tratta i genitori come semplici “utenti” e per questo motivo collabora con loro “soltanto in base alla preoccupazione di contenere i comportamenti trasgressivi dei figli-alunni”.
E avanti così per tutto il testo: un continuo insinuare incapacità e insensibilità da parte della scuola nei confronti di alunni e famiglie (a che pro è facile intuire…), dando per scontati atteggiamenti che sono solo nell’immaginario dell’assessore, che evidentemente delle scuole brugheresi ha fatto ben poca esperienza, altrimenti saprebbe bene che niente è più lontano dalla realtà scolastica del nostro comune.
Dopo quasi due pagine, dedicate a una strisciante delegittimazione della scuola pubblica, ha dell’incredibile che all’ente locale siano dedicate solo due striminzite righe: il Comune si impegnerà per diventare “facilitatore e mediatore nella quotidianità tra scuola e famiglia”. Quali scelte concrete ne discenderanno, non è dato sapere.
Ma entriamo nel merito di questo Piano Scuola, approvato dal Consiglio Comunale con il voto contrario dell’opposizione.
In quella occasione ci si aspettava che finalmente venissero affrontati i problemi che affliggono anche la scuola di Brugherio da quando sono entrati a regime i tagli governativi: meno insegnanti, classi più affollate, abolizione delle compresenze e quindi della possibilità di individualizzare l’insegnamento, di garantire le supplenze…
La “maggioranza” (le virgolette sono d’obbligo nelle attuali circostanze) che “amministra” Brugherio ha invece preferito approvare un bilancio scolastico che non tiene minimamente conto dello stato di sofferenza della scuola, non pianifica interventi strategici per sopperirvi, ma disperde risorse umane e materiali in una miriade di progetti che spesso non rispondono alle reali esigenze.
Ma d’altra parte non poteva essere altrimenti, data la mancanza di confronto e di ascolto con cui il Piano è stato redatto. A dispetto di quanto sbandierato dall’assessore Benzi anche nell’ultimo Notiziario, non c’è stata infatti alcuna occasione per “discutere con i Collegi Docenti” (testuali parole) e nessuna condivisione con le rappresentanze di tutte le realtà scolastiche presenti in Commissione Scuola.
È mancato il tempo? L’Assessore ha preso in mano la questione solo a maggio?
Ci dispiace, ma non è colpa di nessuno se non di questa raffazzonata e litigiosa “maggioranza” e del suo sindaco se ad aprile, a causa delle loro faide interne, hanno deciso di silurare l’assessore precedente per dare a Benzi la “meritata” poltrona assessorile.
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