Il 24 gennaio Alcatel-Lucent Italia ha annunciato al
Ministero dello sviluppo economico un piano di riorganizzazione che prevede 690
esuberi nel nostro Paese: 490 presso la sede di Vimercate (360 sono
ricercatori) e 200 nello stabilimento di Trieste. Alla base del piano vi è un progetto di delocalizzazione delle
risorse della multinazionale, che colpisce in particolar modo i ricercatori della filiale italiana.
La multinazionale vuole portare il lavoro di ricerca e sviluppo
negli Stati Uniti e in Canada penalizzando l’Italia, nonostante l’attività
fatta nel nostro Paese in questi anni abbia reso Alcatel-Lucent leader mondiale
nella tecnologia Optics (nel 2011, su 34 brevetti depositati nel mondo, 15 sono
stati fatti a Vimercate; i prodotti sviluppati e gestiti in Italia
contribuiscono al 37% del fatturato globale della divisione con 470 milioni di
euro).
E non lo fa per risparmiare. Infatti, i ricercatori italiani
costano il 40% in meno rispetto a quelli americani.
Questa scellerata strategia non colpisce solo la ricerca e
sviluppo, ma anche le attività commerciali, di supporto, amministrative e
finanziarie (130 persone in meno).
La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici di Vimercate
è stata immediata.
Il 14 febbraio si sono recati in massa a Milano, presso il
Palazzo della Regione Lombardia per un presidio. Poi, hanno votato
all’unanimità uno sciopero generale di tre giorni (dal 22 al 24 febbraio).
Un’azione che racchiude tutta la rabbia per questa strategia
di disimpegno e la determinazione a lottare per difendere competenze, proprietà
intellettuali, esperienze, innovazione e soprattutto il futuro della ricerca
italiana come motrice per la ripresa economica ed industriale nel nostro paese.
Sinistra Ecologia e Libertà Monza e Brianza sostiene la
lotta dei ricercatori, dei lavoratori e delle lavoratrici di Alcatel-Lucent di
Vimercate e chiede con forza al Governo, al Ministro dello Sviluppo Economico e
alle istituzioni Regionali di promuovere azioni per difendere la presenza del
sito di Alcatel-Lucent in Italia perché continui a essere officina di
innovazione scientifica, tecnologia e occupazione per chi già ci lavora e
motore di sviluppo e occupazione per i giovani laureati che si affacciano sul
mondo del lavoro.
Perché si possa parlare in Italia di futuro industriale.
Sinistra Ecologia e Liberta’ Monza e Brianza.
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