domenica 10 febbraio 2013

LA LOMBARDIA LIBERA TUTTI



La Lombardia si trova a un passaggio cruciale per il suo futuro e quello del nostro Paese
Dopo aver cambiato Milano con Giuliano Pisapia, ora il centrosinistra ha la possibilità, anche in Regione, di liberarsi dal giogo dell’affarismo, della corruzione e di una gestione economica che ci ha condotti sull’orlo del baratro, con un calo del 9% del PIL (rispetto al 2000) e la perdita di quasi 80.000 posti di lavoro.
I temi della legalità, della trasparenza e della lotta alla corruzione sono fondamenti della coalizione di centrosinistra che sostiene Umberto Ambrosoli e Sinistra Ecologia Libertà è pronta a dare il proprio contributo per chiudere definitivamente  con il sistema di potere creato da Formigoni e sostenuto da Lega e PdL in tutti questi anni.
A dire il vero, il nostro contributo è partito già dalla stesura del programma. È molto soddisfacente potersi battere per un candidato che si è fatto garante di un programma che incarna proposte sempre portate avanti da SEL, specie per quanto riguarda reddito minimo, lavoro, difesa dei beni comuni, o fondo autosufficienza.
Sinistra Ecologia Libertà è in campo per dare rappresentanza e motivazione a chi vuole portare il profumo di sinistra anche in Regione Lombardia:
·     Con il blocco dell’addizionale regionale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione fino a euro 30.000, diamo ai lombardi la possibilità di far ripartire l’economia.

·     Con un nuovo sistema di finanziamento delle imprese premiamo chi punta sull’innovazione e penalizziamo chi delocalizza.

·     Con la sperimentazione di un reddito di cittadinanza aiutiamo tutti a trovare la propria strada e sconfiggiamo il lavoro nero.

·     Con il ticket sanitario proporzionale al reddito affermiamo il diritto alla salute anche per i pensionati e le famiglie a basso reddito.

·     Con lo stop al consumo di suolo e una mobilità più sostenibile torniamo a respirare.

Con Sinistra Ecologia Libertà diamo ai lombardi l’opportunità di liberare la Regione e ridare vigore ai valori democratici e alle pratiche partecipative che PDL e Lega hanno svilito in questi 17 anni.

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