Il merito della riuscita della serata è stato tutto dei cittadini. L’illustrazione tecnica è stata una vera penitenza per i presenti, che malgrado la noiosa sequela di pseudo informazioni propinate, hanno seguito con un’attenzione ed un interesse che l’amministrazione non avrebbe meritato.
Ci hanno raccontato che l’iter intrapreso è tutta colpa del quadro legislativo vigente. In realtà la strada giusta sarebbe stata quella di approvare il PGT (piano di governo del territorio), ma evidentemente è mancata la volontà politica di approntare uno strumento di pianificazione urbanistica generale che definisse l’assetto dell’intero territorio comunale ed è stata scelta quella più facile di proporre varianti al piano regolatore vigente.
Solo il vice sindaco, a fine serata, è riuscito a spiegare il vero contenuto e la reale portata delle varianti proposte.
Anziché sostenere che stanno agendo secondo il mandato degli elettori (cosa peraltro falsa, visto che in campagna elettorale hanno sbandierato lo slogan “salviamo la terra dei nostri padri”), i nostri amministratori dovrebbe prendere in seria considerazione il dissenso espresso e le 1500 firme di protesta dei cittadini preoccupati da queste sconsiderate scelte urbanistiche.
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