lunedì 31 gennaio 2011

È URGENTE UN MOMENTO DI IGIENE DEMOCRATICA di Nichi Vendola

L´Italia è un paese ferito nel proprio decoro e nell´immagine internazionale: è un paese allo sbando. Berlusconi rivendica l´impunità e si presenta come un sovrano medioevale “legibus solutus”, vantando le sue amicizie con il fior fiore dei dittatori, avendo con Ben Alì e Mubarak una confidenza indifferente al tema della democrazia e dei diritti. L´immagine poi, di un ministro degli Esteri, Franco Frattini che viene in Parlamento non per parlare dell´incendio che divampa nel Mediterraneo ma delle carte che gli ha dato il governo di un paradiso fiscale nell´intento di utilizzarle contro il presidente della Camera, dà la misura della gravità assoluta in cui siamo piombati.

La crisi è politica, istituzionale, sociale. La crisi del berlusconismo si sta riverberando drammaticamente sull´Italia intera, sta infettando il paese ed è urgente un momento di igiene democratica, cioè le elezioni. Si sente cattivo odore e bisogna fare pulizia.

È importante inoltre aprire squarci sul vuoto di prospettiva di una intera generazione, sulla violenza dei processi di precarizzazione del mercato del lavoro, sui colpi furibondi inferti alla scuola e all’università, sulla dittatura della volgarità del maschilismo e del sessismo.
Non ci può chiudere la stagione del berlusconismo se non si dicono parole chiare sui diritti di libertà, sui diritti umani e quelli sociali. È necessaria un´alternativa forte e credibile.

All’appello di D’Alema rilancio con un altro appello: apriamo un cantiere, discutiamo della crisi della società italiana e di come restituire speranza a una generazione che non può aprire una finestra per affacciarsi sul futuro. Mettiamo al centro la vita materiale, i dolori, le speranze di un paese in cui il ceto medio si sta squagliando, la povertà interroga anche chi ha un contratto di lavoro, il welfare è stato colpito alla nuca. Oggi la prima cosa è sbarrare la strada alla violenza di una proposta di federalismo che marginalizza irreparabilmente il mezzogiorno del paese.
Voglio una grande alleanza per salvare l´Italia, per difendere la laicità dello Stato, per dare ossigeno ai ceti popolari ma le formule alchemiche mi lasciano perplesso. Il gioco di Palazzo mi imbarazza e non mi interessa parteciparvi.

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