Quest’anno sono trent’anni da quando è stata inaugurato ( 1981 ) il capolinea della metro verde a Cologno Nord. Ma oggi non c’è niente da festeggiare.
Sembrava l’inizio di una nuova era per la mobilità sostenibile nell’area del nord est milanese. I comuni, fiduciosi dell’efficienza lombarda, inserivano nei loro piani regolatori il tracciato per il prolungamento della metro fino a Vimercate.
Il trenino giallo che fino ad allora collegava Vimercate a Milano veniva eliminato, e cosi da Brugherio a Vimercate scompariva l’unica alternativa di mobilità su rotaia, e solo con molta fatica si riuscì, almeno, a far costruire una pista ciclabile sul tracciato del tram.
Intanto i comuni venivano investiti da massicci interventi edilizi, aumentava la popolazione, le aziende e…..le strade cominciarono a scoppiare e i pendolari a imprecare.
Ma il grande sogno era lì a portata di mano, il desiderio di buttarsi alle spalle ore sprecate in coda, migliorare la qualità della vita, ridurre l’inquinamento…….
Ci si credeva così tanto che in trent’anni di programmi elettorali non c’è stato nessun partito che non lo abbia citato come un obiettivo qualificante; si organizzavano convegni, gli articoli sui giornali si sprecavano….sembrava che la metro fosse lì dietro l’angolo…ma poi “misteriosamente” scompariva.
Sembrava di vivere nel libro di Buzzati “Il deserto dei tartari “: lì si aspettava in un avamposto l’arrivo dei nemici che non arrivavano, qui ormai è chiaro che non dobbiamo aspettarci più niente, se non nuove autostrade.
Come la TEM (tangenziale est milano) che nell’accordo di programma firmato nel novembre 2007, doveva e dovrebbe, partecipare al finanziamento e alla realizzazione del prolungamento delle linee della metropolitana 2 fino a Vimercate e 3 fino a Paullo, ma che invece hanno comunicato che ora non ci sono più soldi, o forse non ci sono mai stati. Così pure le disponibilità di finanziamenti statali, regionali, provinciali……svaniti nel nulla.
E’ questa l’attenzione del governo al nord?
Ormai è una regola: per costruire nuove autostrade si promettono forti compensazioni ambientali, investimenti sul trasporto pubblico…..e poi i costi lievitano e si comincia a tagliare tutti gli investimenti non legati alla realizzazione stessa.
E così prima di Natale la Regione ha comunicato che i soldi , cinquecento milioni per il metrò, non ci sono più, o forse non ci sono mai stati , e la Corte dei Conti ha bloccato anche i sei milioni per la progettazione del prolungamento da Cologno a Vimercate.
E’ stato solo un sogno, peccato che il risveglio sia un incubo.
I dodici chilometri di rotaie in superficie che avrebbero dovuto collegare l’hinterland alla Brianza rimarranno sulla carta.
Solo il sindaco Ronchi, come l’ultimo giapponese nella giungla, continua a promettere che il comune di Brugherio avrebbe trovato i soldi ( 15 milioni di euro ) per contribuire alla realizzazione attraverso il federalismo.
Promettere è l’unica cosa che non costa nulla e forse è stata l’ultima delle promesse mancate.
Il prolungamento del metro è rimasto un desiderio e la beffa la realtà.
Questo succede giù al nord.
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