Francesca Pietropaolo, Vincenzo Caggiano, Daniele Liserani, Massimo Pirola.
E forse lunedì sera in Consiglio Comunale, Claudio Sarimari, quando si discuterà dell’unico punto all’ordine del giorno: la mozione di sfiducia al sindaco Ronchi firmata da 11 dei 12 consiglieri del PdL e da quello dell’IDV. La posta in gioco: la testa di Sarimari.
Quattro assessori e un Direttore Generale fatti fuori in soli due anni e tre mesi.
E poi ultimatum, liti, insulti, girandole di assessori, consigli comunali saltati, importanti delibere comunali rinviate per il mancato accordo tra le varie faide.
Questo il bilancio della guerra fratricida interna alla maggioranza di centrodestra che tiene in ostaggio la città.
Un’amministrazione, nata come cartello elettorale così raffazzonato e posticcio, che è ormai diventata un campo di battaglia sul quale giace agonizzante la vera vittima di tutta questa brutta storia: la città di Brugherio.
Poco importa ai cittadini chi la spunterà questa volta: il PdL o il Sindaco leghista Ronchi?
Comunque vada, resta il fatto che Brugherio da oltre due anni non è amministrata e, date le premesse, continuerà a non esserlo. Speriamo per poco…
Il sindaco si dimetta e ridia la parola ai cittadini evitando di trascinare la città dentro al baratro delle liti tra partiti, delle poltrone, degli interessi di potere.
Alle forze del centrosinistra, ai cittadini che non si sentono rappresentati da questa amministrazione chiediamo di iniziare a costruire un’alternativa credibile per un’altra idea di città.
Noi ci siamo.
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