martedì 20 marzo 2012

L'URLO DELLA SCUOLA

 



Giovedì 23 marzo in tutta Italia si svolgerà L’urlo della scuola, iniziative promosse da vari comitati e associazioni per una nuova primavera della scuola pubblica
Sinistra Ecologia Libertà sarà al loro fianco per una battaglia di civiltà e per garantire un futuro al nostro Paese.
In tutti i paesi del mondo il sistema dell’istruzione e della formazione rappresenta un fattore fondamentale di crescita e sviluppo, una risorsa per promuovere opportunità di accesso e di successo per tutte e per tutti.
Una scuola che garantisca a tutte e tutti uguali opportunità di sapere e conoscenza è condizione di democrazia, risorsa per lo sviluppo civile, culturale, produttivo ed economico di un Paese.
A questo Governo chiediamo una precisa inversione di rotta rispetto a tagli e a riforme realizzate soltanto per effettuare risparmi.



SEL Identifica Cinque Grandi Priorità

1.  Riduciamo lo spread generazionale
La scuola ha bisogno di ridurre il divario generazionale fra studenti e docenti. I drastici e indiscriminati tagli agli organici, l’innalzamento dell’età pensionabile e il blocco delle assunzioni vanno esattamente nella direzione opposta.
L’ingresso di nuovi docenti deve essere favorito cominciando a nominare su tutti i posti disponibili, a stabilizzare i precari e a bandire concorsi periodici per i neo-laureati.
Sono da respingere, invece, i concorsi indetti dalle singole Scuole o Reti di scuole, come prospettato nella recente proposta della Regione Lombardia.

2.  Realizziamo una scuola più accogliente
Si devono garantire, almeno nelle quote già esistenti nel 2008, le classi a Tempo Pieno, favorendone la distribuzione anche nel Sud del Paese.
L’organico di sostegno ai disabili deve rispettare almeno il rapporto di 1 docente per 2 alunni.

3.  Mettiamo al centro la sicurezza
Occorre sbloccare il Piano di Stabilità per gli Enti Locali, per quanto riguarda gli interventi di edilizia scolastica, a cominciare dalle situazioni prioritarie e a maggior rischio per la sicurezza (degrado, rischio sismico o ambientale, carenza di spazi e locali…).

4.  Rilanciamo la qualità
Il rilancio della qualità deve caratterizzare l’azione in ogni ordine di scuola, anche valorizzando le tante buone pratiche ancora diffuse. In ciascun istituto, l’Offerta Formativa deve essere sostenuta assegnando un organico funzionale stabile per almeno un triennio. In particolare si devono rivedere le scelte compiute per la scuola secondaria superiore, dove i nuovi ordinamenti hanno mortificato alcune materie e ridotto le esercitazioni tecnico pratiche.

5.  Valutiamo la Gelmini
E’ giunto il momento di fare un bilancio delle cosiddette “riforme” attuate dalla Gelmini. Bisogna sanare le ferite apportate ad alcuni ordini scolastici già riformati e ben funzionanti (scuole primarie), avviare una riflessione più complessiva sulla scuola secondaria e rimuovere gli ostacoli posti al corretto funzionamento del sistema scolastico pubblico


Si dice che non ci sono risorse per tutto questo
E’ un problema di priorità: se si pensa davvero, aldilà degli annunci pubblicitari, che il settore della formazione e della ricerca è fondamentale per la ripresa del Paese, allora ad esempio si destini una parte dell’extra gettito fiscale alla scuola italiana. SEL propone di destinare una parte dell’extra gettito fiscale alla SCUOLAper avviare il reclutamento di nuovi docenti e per gli indispensabili interventi di edilizia scolastica




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