mercoledì 7 novembre 2012

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE


Altri 4 anni alla Casa Bianca. Con oltre 330 grandi elettori a favore contro i 206 di Mitt Romney, Barack Obama sbaraglia la concorrenza del rivale repubblicano e resta presidente degli Stati Uniti.

Lo straordinario risultato di Obama è stato quello di non ripiegare tutta la difficoltà del periodo terribile che stiamo vivendo.
Obama ha scommesso sulla frontiera, sul “forward”, sull’andare avanti.
Ha scommesso sulla crescita della partecipazione di quelle minoranze che attendono più diritti, dagli ispanici agli afroamericani.

È stata una vittoria della speranza, dei diritti civili dei gay, delle fasce della popolazione che hanno iniziato a respirare qualche diritto in più grazie alla riforma sanitaria.
Una speranza nel mezzo della crisi, con la luce che indica l’uscita dal tunnel ancora lontana.

La grandezza di questa vittoria sta anche  nel coraggio di chiedere scusa.
Scusa per ciò che non si è riusciti a fare, ma non rinunciando a portare avanti i propri progetti di cambiamento.
Quando Obama dice “so di averti deluso, ma adesso ho bisogno di te”, non recita un copione, adotta una lingua che dovrebbe essere universale. Chiedere scusa e chiedere aiuto è ciò che dovrebbe fare ogni forza che prova a produrre il cambiamento. Poiché cambiare è possibile, fallire è probabile, ritentare con animo sincero è necessario.

“Il meglio deve ancora venire”, è il proclama lanciato da Obama a Chicago. Anche al netto degli errori e delle contraddizioni del primo mandato, noi ce lo auguriamo di cuore.

Auguri Barack. Speriamo che l’America diventi quella terra che promettevi a una bimba di dieci anni, appena una settimana fa: una terra dove ”non importa come sembriamo esteriormente, dove siamo cresciuti, come siano i nostri genitori”.

Buon lavoro.

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