A due anni di distanza dal disastro
ambientale della Lombarda Petroli,
provocato dallo sversamento di migliaia di tonnellate di idrocarburi nelle
acque del fiume,
il 20 marzo 2012 la Regione Lombardia ha sottoscritto
un patto di riqualificazione delle acque del fiume con i rappresentanti
di 83 Enti e Associazioni (tra cui il comune di Brugherio e il Plis della Media
valle del Lambro), a garanzia di una copertura quasi continuativa del
territorio attraversato dal corso d’acqua.
I
Contratti di fiume sono strumenti innovativi in grado coinvolgere tutti gli attori
locali, privati e pubblici, parchi inclusi, col fine di riqualificare il corso
del fiume e i territori circostanti. Si basano sulla programmazione
negoziata, cioè sulla partecipazione alle decisioni e sul consenso di tutti gli
enti coinvolti e interessati allo sviluppo durevole dei bacini fluviali.
Un patto da 156 milioni di euro, di cui
82,5 già disponibili, per arrivare a un miglioramento immediato della
qualità delle acque del fiume Lambro.
Un intervento che interessa una superficie di
2.630 kmq, pari all’11% di quella regionale, e una zona abitata da
4.272.946 di persone, il 44% del totale lombardo, e che dovrà anche
favorire una rapida riqualificazione paesistico-ambientale e l’incremento della
sicurezza idraulica.
Il contratto per il fiume Lambro non si
limita al solo miglioramento della qualità delle acque, ma anche a tutto quello
che ci sta attorno; e in questa direzione, i Parchi possono essere un vero e
proprio punto di riferimento, una cornice attorno alla quale gli Enti
locali e tutti gli attori coinvolti possono muoversi.
Per
affrontare i problemi del Lambro, fiume di grandissima importanza, ci vuole una partecipazione
ampia e quindi è necessario pensare a un nuovo modo di gestire gli
interventi. Da qui, dunque, un’iniziativa unica, che ha pochi precedenti in
Italia e che ci auguriamo possa diventare uno strumento reale di
pianificazione e di impegno condivisi per risolvere le problematiche del bacino
del Lambro.
Soggetti sottoscrittori:
- 54 Comuni
- 5 Province (Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e
Brianza)
- Comunità Montana Triangolo Lariano
- Autorità di Bacino del Fiume Po
- Agenzia Interregionale per il Po (AIPO)
- ARPA Lombardia, ERSAF
- 4 Enti Parco (2 regionali e 2 PLIS)
- 13 Associazioni regionali e locali
- Istituto Mario Negri, IRSA CNR, Fondazione
Lombardia per l'Ambiente
SPERIAMO CHE ALLA GESTIONE DI QUESTO PARCO CI VADANO ECOLOGISTI CHE CONOSCONO IL LIBRO DELLA TERRA
RispondiEliminaNON ECOLOGISTI DI PARTITO
VISTO IL FALLIMENTO DEL PARCO DELLE CAVE IN QUOTA A BRUGHERIO
E L'HANNO CHIAMATA POTATURA DI MANUTENZIONE.
Caro Anonimo l'articolo parla dll'accordo tra istituzioni e associazioni per tentare di salvare il fiume Lambro dal suo lento declino ambientale, trasformato in luogo di attività illecite, come l'ultima vicenda della Lombarda Petroli ci insegna. Per quanto riguarda i Parchi (PLIS), la gestione è affidata ai Sindaci, o loro delegati,dei comuni aderenti. E' difficile sostenere che un Parco come quello Est delle cave sia fallito, visto che è nato nel 2009 e da subito l'ex sindaco di brugherio ha tentato in tutti i modi di farlo fallire, preferendo interessarsi di centri commerciali. Sulla questione delle "potature" occorrerebbe informare ( noi l'abbiamo fatto)la provincia che ha dato l'autorizzazione e il comune che doveva vigilare sulla correttezza dell'intervento.. Sicuramente loro non hanno letto il libro della terra
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