domenica 29 aprile 2012

CONTRATTO DI FIUME PER IL LAMBRO SETTENTRIONALE

                       Finalmente qualcosa di positivo che speriamo non rimanga solo nelle intenzioni: la firma per il Contratto per il fiume Lambro settentrionale.
A due anni di distanza dal disastro ambientale della Lombarda Petroli, provocato dallo sversamento di migliaia di tonnellate di idrocarburi nelle acque del fiume, il 20 marzo 2012 la Regione Lombardia ha sottoscritto un patto di riqualificazione delle acque del fiume con i rappresentanti di 83 Enti e Associazioni (tra cui il comune di Brugherio e il Plis della Media valle del Lambro), a garanzia di una copertura quasi continuativa del territorio attraversato dal corso d’acqua.
I Contratti di fiume sono strumenti innovativi in grado coinvolgere tutti gli attori locali, privati e pubblici, parchi inclusi, col fine di riqualificare il corso del fiume e i territori circostanti. Si basano sulla  programmazione negoziata, cioè sulla partecipazione alle decisioni e sul consenso di tutti gli enti coinvolti e interessati allo sviluppo durevole dei bacini fluviali.
Un patto da 156 milioni di euro, di cui 82,5 già disponibili, per arrivare a un miglioramento immediato della qualità delle acque del fiume Lambro.
Un intervento che interessa una superficie di 2.630 kmq, pari all’11% di quella regionale, e una zona abitata da 4.272.946 di persone, il 44% del totale lombardo, e che dovrà anche favorire una rapida riqualificazione paesistico-ambientale e l’incremento della sicurezza idraulica.
Il contratto per il fiume Lambro non si limita al solo miglioramento della qualità delle acque, ma anche a tutto quello che ci sta attorno; e in questa direzione, i Parchi possono essere un vero e proprio punto di riferimento, una cornice attorno alla quale gli Enti locali e tutti gli attori coinvolti possono muoversi.
Per affrontare i problemi del Lambro, fiume di grandissima importanza, ci vuole una partecipazione ampia e quindi è necessario pensare a un nuovo modo di gestire gli interventi. Da qui, dunque, un’iniziativa unica, che ha pochi precedenti in Italia e che ci auguriamo possa diventare uno strumento reale di pianificazione e di impegno condivisi per risolvere le problematiche del bacino del Lambro.
 Soggetti sottoscrittori:
  • 54 Comuni
  • 5 Province (Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza)
  • Comunità Montana Triangolo Lariano
  • Autorità di Bacino del Fiume Po
  • Agenzia Interregionale per il Po (AIPO)
  • ARPA Lombardia, ERSAF
  • 4 Enti Parco (2 regionali e 2 PLIS)
  • 13 Associazioni regionali e locali
  • Istituto Mario Negri, IRSA CNR, Fondazione Lombardia per l'Ambiente

2 commenti:

  1. SPERIAMO CHE ALLA GESTIONE DI QUESTO PARCO CI VADANO ECOLOGISTI CHE CONOSCONO IL LIBRO DELLA TERRA
    NON ECOLOGISTI DI PARTITO
    VISTO IL FALLIMENTO DEL PARCO DELLE CAVE IN QUOTA A BRUGHERIO
    E L'HANNO CHIAMATA POTATURA DI MANUTENZIONE.

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  2. Caro Anonimo l'articolo parla dll'accordo tra istituzioni e associazioni per tentare di salvare il fiume Lambro dal suo lento declino ambientale, trasformato in luogo di attività illecite, come l'ultima vicenda della Lombarda Petroli ci insegna. Per quanto riguarda i Parchi (PLIS), la gestione è affidata ai Sindaci, o loro delegati,dei comuni aderenti. E' difficile sostenere che un Parco come quello Est delle cave sia fallito, visto che è nato nel 2009 e da subito l'ex sindaco di brugherio ha tentato in tutti i modi di farlo fallire, preferendo interessarsi di centri commerciali. Sulla questione delle "potature" occorrerebbe informare ( noi l'abbiamo fatto)la provincia che ha dato l'autorizzazione e il comune che doveva vigilare sulla correttezza dell'intervento.. Sicuramente loro non hanno letto il libro della terra

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